È Nicola GENOVESE che racconta …
Nei primi tempi, la presenza degli Onfini a La Spezia, città più provinciale rispetto a Firenze, suscitò grande curiosità tra la cittadinanza, i professori e i nuovi compagni di scuola.
All’inizio non capivano chi erano quei ragazzi in divisa dell’Aeronautica, così diversi dai numerosi marinai con i quali da sempre erano stati abituati.
Le ragazze dimostrarono subito molto interesse per questi ragazzi ben vestiti ed educati. Ben presto fecero amicizia e si potevano vedere insieme nei momenti di libera uscita oppure nelle ore di sega a scuola tra le spiaggette delle Cinque Terre, Lerici e Portovenere.
Nacquero molti flirt, ma anche tanti amori che sfociarono in matrimonio. Ne ricordiamo alcuni … tra Gino Pinna e Marisa, Renato Piola ed Eugenia … e tra Romolo Lombardi e Carla.
Di questi ultimi è bello raccontare la storia, di cui il solito trio PEN fu artefice e responsabile.
Era un bel sabato di primavera del 1959, eravamo in libera uscita per tutto il giorno, con noi era venuto Lucio Valentini e ci eravamo avviati verso i giardini comunali vicino al lungomare.
Notammo tante persone che si avvicinavano a delle ragazze che indossavano la maglietta della Croce Rossa. Erano cinque e ognuna presidiava una postazione con un enorme salvadanaio fatto di cartone con il segno distintivo della CRI. Facevano la raccolta di denaro per le opere sostenute dalla nobile istituzione.
Ci avvicinammo e dopo aver fatto una “risicata”offerta”, compatibile con le nostre tasche, attaccammo bottone. Alla fine della manifestazione eravamo già amici. Ci invitarono per il giorno successivo – domenica – ad un festino.
Loro erano in cinque e noi quattro. Chiedemmo a una di loro, di nome Carla, se potevamo portare un amico.
Lei rispose entusiasta: <<Si! … si! Portatelo pure, … ma come si chiama?>>. <<Romoletto>> <<Che bello!>> esclamò lei … ed ebbe inizio così la bella storia tra due cuori solitari. Fu subito amore, e che amore! … di quello travolgente.
Basta ricordare quello che accadde quando Romoletto dopo alcuni mesi fu chiamato a frequentare l’Accademia Aeronautica a Nisida. Dopo qualche mese “fuggì” per ritornare a La Spezia dalla sua Carla. Fece l’Ufficiale a Cadimare e dopo qualche tempo si sposarono.
Un ricordo commosso va alla memoria del fraterno amico Romoletto, purtroppo scomparso.
Uno dei “soliti noti” era riuscito a falsificare il timbro del collegio con un tappo di spumante, e ad imitare perfettamente la firma del Tenente Russo che era l’Ufficiale incaricato dei rapporti con le scuole esterne e quindi l’unico titolato a fornire le “giustificazioni” per le assenze a scuola.
Una gran brava persona di cui ancora oggi molti ex allievi conservano un bel ricordo.