È Giorgio NANNARELLI che racconta …
(tratto da “C’era una volta … in collegio”)
ALBA RADIOSA – 4 Novembre 1948: c’è il raduno di tutti noi a Firenze/Montughi, dove l’ONFA ha traslocato, proveniente dalla S.G.A. Noi studenti di 1^ Media siamo inquadrati nella V^ Squadra che comprende 29 allievi e precisamente: BAIGUNI, BALDELLI, BERTI, BONACCI, CANNAVIELLO, CARFINO, CASARI, CICCIA, CLERICI, COSTA, CRISTIANO, CRUDELI, DI MARCO, DI TOMMASO, ERCOLANI, FIORITO, LUVISOTTI, MACCANI, MARTINEZ, MEACCI, MENCHINELLI, NANNARELLI, PAPO’, PINELLI, ROTONDO, RUGGERI, SALIS, SPADARO, VANNONI. Altri verranno in seguito: Alba, Bari, La Perla, Sabatini, etc. Tuttavia la formazione di base rimane quella. Siamo 9 dì Roma, 4 di Milano ed ìl resto da tutt’Italia. I tempi sono duri, l’Italia è appena uscita dalla guerra e c’è miseria dappertutto. Anche all’ONFA si mangia maluccio e quando arriva il camion che porta il pane c’è l’assalto degli allievi occasionalmente presenti: devono esser distribuite pagnotte qua e là, per disperdere la folla. Tuttavia. lo spirito è molto alto e noi tutti riviviamo i valori hanno informato i nostri padri. E’ per me motivo di grande orgoglio ricordare che il 2 Giugno 1949, dopo la sfilata dei reparti militari a Firenze, sfilo anch’io in parata con la mia V^ Squadra dell’ONFA, superbamente istruita dal SALVUCCI.
MERIGGIO
Sono passati 3 anni e buona parte di noi “29” – ridotti pur con innesti a 18 – abbiamo conseguito la Licenza Media. Alcuni hanno cambiato indirizzo di studi, altri non ce l’hanno fatta, altri infine sono tornati a casa. I nostri professori si chiamano: TROVATO(lettere), GRILLINI (matematica), LUSINI (disegno), MAGGINI (francese) – Prof.ssa tanto buona con noi, quanto carogna nelle scuole esterne – e infine BERTELLA, un po’ stagionato ma bravo Prof. di ginnastica. Su tutti spicca la simpatica figura del Cap. GIUSEPPE MANCUSO, preside illuminato di tutte le classi interne. I nostri Istitutori sono validi Sottufficiali dell’A.M. e si chiamano: SALVUCCI, FRANCESINI, BUTI, PROSPERI, GUIDUCCI, GUARDUCCI, GAMBINERI, LIVIO, LEDDA, LOCASTRO e altri ancora. I nostri Ufficiali, soldi pilastri dell’Istituto sono: Ten. SOTTOCORONA, Cap. COCCOLI. Cap. BAZZEA, Ten. CONTUSO, Ten. BOMBARDI. Ad essi si affiancano Ufficiali provenienti dalle file degli Allievi ONFA e sono: S.Ten. Brune, S.Ten. BENINI, S.Ten. NANNARELLI, S.Ten. MONTALTO. In alto nell’Olimpo i direttori del Collegio: T.Col. VALENTINO, T.Col GAN DINI, T.Col. ROCCO, T.Col. DE GREGORIGIO, T.Col. TOUIZZI, T.Col. BOLOGNA. Vorrei ricordare anche, il nostro bravo Dottore, Magg. TEMPESTI. Seguono la nostra vita, ‘Le brave signore del Guardaroba, che rammendano, lavano e stirano i nostri panni. Si chiamano: Sig.ra MARTELLI, Sig.ra LEDA, Sig.ra FEDORA. Per finire, ci addolcisce la vita l’ottimo barista UGOLINI.
LO ZENIT
Dopo Firenze l’ ONFA si è trasferita alla Spezia, nelle sedi di Cadimare e di Muggiano. Nel frattempo è continuata la parabola di noi “29”, che abbiamo ormai completato gli studi ed acquisito la nostra professionalità C’è chi ha frequentato l’Accademia Aeronautica ed è diventato Ufficiale Pilota, chi Comandante nelle Linee Aeree Civili, chi (come anche il sottoscritto) Controllore del Traffico Aereo. Anche altri hanno intrapreso la carriera in seno a mamma AM, sia come Ufficiali, sia come Sottufficiali. Altri ancora si sono brillantemente inseriti nella vita civile come medici, ingegneri, avvocati e professionisti vari. C’è perfino chi si è trasferito all’estero con ottimi risultati, pur continuando a mantenere i contatti con l’ONFA.
CREPUSCOLO
E’ il tardo pomeriggio di una bella giornata di Autunno e dal balcone della mia casa in Milano guardo il riverbero nella luce dei sole prossimo al tramonto, sugli edifici di fronte. Son trascorsi più di sessant’anni da quel fatidico 4-1-1948 ed è scivolata via gran parte della nostra vita. In questa atmosfera magica sfilano nei miei ricordi le immagini di tanti avvenimenti vissuti e di tanti amici di collegio. Con alcuni ci vediamo ancor oggi, altri invece sono volati più in alto: LUVISOTTI, RUGGERI, PAPO’, (SALIS ?). Ci rivedremo ancora, magari più e più in alto ? Ed ecco che nella mente si ricompongono le immagini di tanti anni fa: noi siamo tutti presenti, allineati e coperti nelle nostre divise azzurre e ci giunge il comando: «V^ Squadra attenti! V^ Squadra avanti marsch!»