Questa festa è solo una occasione per rendere omaggio a chi ha voluto farci nascere, a chi ha voluto regalarci il dono della vita…Da sempre io ogni giorno mi guardo intorno, apprezzo quel che ho e alzando gli occhi al cielo dico GRAZIE.Il pensiero corre ai miei genitori che non ci sono più ma che continuano a guardarci da lassù.. Oggi in particolare è la festa del Papà, purtroppo il mio l’ho vissuto davvero poco ma non posso che apprezzare quanto mi ha insegnato,
Ognuno di noi ha una scatola o una cassetta, o forse una valigetta, dove sono riposti i propri ricordi o dove ci son cose che hanno avuto, nel tempo trascorso, una certa importanza e che conservano, ancora oggi, il loro valore perché riportano indietro l’orologio a chissà quando ma … quel “chissà quando” ha un importante peso … Mi capita spesso che qualcosa richiami nella mente particolari della mia esistenza.
La magia della vita sta anche nel dare valore a quel che si è vissuto perché fa parte di noi … ed ecco che, se aprendo quella scatola sento la musica di una canzone, QUELLA CANZONE, mi vengono in mente, per esempio, i pochi momenti che ho condiviso con mio Padre, in particolare gli ultimi istanti della sua vita.
Ci ha lasciati troppo presto, è andato via che noi figli eravamo molto piccoli ma il suo ricordo è sempre vivo, sempre con noi. Abbiamo avuto poco tempo per godercelo, ma la vita, purtroppo, è anche questo.
Quella canzone “Azzurro” che riempiva l’aria di allegria e di note briose, in quei giorni non mi sembrava così, era appena iniziata l’estate del 1968 e alla radio veniva presentata tante volte al giorno, ancora oggi la si canta per dare allegria e spensieratezza e quel titolo: “Azzurro” era come il cielo, come la divisa che mio Padre indossava e di cui era fiero, come lo sono stato, poi, io