È Lucio VALENTINI che racconta …
Insieme all’amico Resta avevamo conosciuto a Rifredi un fruttivendolo che possedeva una vecchia Fiat Spider.
Non la usava, e la teneva ferma posteggiata lungo il marciapiede. Incuriositi la guardavamo e lui avvicinandosi ci chiese se ci piaceva. « Si! » rispondemmo – e lui: « Ve la vendo … quanto mi offrite? » «Siamo militari » risposi « … e con pochi soldi, tutti i nostri risparmi ammontano a cinquantamila lire ».Il fruttivendolo ci guardò con aria compassionevole …, ma alla fine si convinse e ce la vendette. Scrivemmo un pezzo di carta di nessun valore giuridico, con l’intesa che il giorno dopo saremmo ritornati per formalizzare il passaggio di proprietà; intanto ce la facemmo dare per provarla e ce la spassammo per mezza giornata.
Purtroppo fummo notati dal S.Ten. Marchetti che era diretto in collegio con la sua “Topolino”.
Al nostro rientro ci convocò chiedendoci delle spiegazioni sull’auto. Alla fine del nostro racconto ci spiegò che registrare e detenere un’auto in collegio non era possibile … tanto più che eravamo ancora minorenni! Ci raccomandò di andare subito a restituirla.
Il fruttivendolo non solo non ci restituì le cinquantamila lire, ma ci intimò di andare subito via, minacciando che altrimenti ci avrebbe denunciati per tentato furto …!
E così oltre alla beffa, ci prendemmo anche quindici giorni di cella di rigore.