È Nicola GENOVESE che racconta …
Eravamo alla caserma di Muggiano, ricorreva il 1° Maggio ed il rientro dalla libera uscita era stato fissato per le ore 17:00.
Il “solito trio” dopo avere trascorso la giornata in camporella con alcune ragazze, perse l’ultimo autobus per ritornare in orario alla Caserma Fiastri.
Ardu e Ponticelli trovarono un passaggio con una macchina di privati, Genovese invece fu accompagnato in moto da un marinaio.
Sul piazzale c’era ad aspettarli il Magg. Pinto con accanto Ledda che fremeva per loro.
Pinto si rivolse a Genovese dicendo: <<Sempre i soliti … e tu hai il coraggio di presentarti anche con la concorrenza! Subito tutti in cella!!>>.
Il buon Ledda dovette eseguire l’ordine di una punizione di quindici giorni di CPR (camera di punizione di rigore).
Di nascosto, ci fece avere delle coperte per rendere meno duro il tavolaccio.
A Muggiano non c’era il riscaldamento centralizzato, ma le stufe. L’edificio era vecchio, posizionato sul mare ed esposto a tutte le intemperie; dalle fessure delle finestre entravano violenti spifferi che cercavamo di tamponare con giornali o carta igienica.
Tutti eravamo impegnanti a caricare di legna le stufe e, cosa più difficile, ad accenderle. Quanto fumo …!!
E quanti buffi ricordi!
Nell’estate del ’62, l’Allievo Militare Stassi studiava per gli esami di maturità seduto su uno scoglio avvolto da una coperta.
Alla domanda <<Perché?>>, rispondeva che non doveva abbronzarsi poiché la commissione sarebbe stata più benevola nel vederlo di colore bianco. Segno che aveva tanto studiato, nonostante la calura. Poverino!!
Oppure l’amico Gigi Pinna, che mentre tutti stavano a studiare per gli esami di maturità, si dilettava a preparare artigianalmente il rinomato VOV, che poi vendeva ai colleghi a cinquanta lire al bicchierino dicendo: <<Ragazzi bevete … vi fa bene … aiuta la memoria … e vi tira su il morale!!!>>.