È Giannino PASTORI che racconta …
Quel giorno la mamma mi fece alzare alle 5 del mattino, con la scusa di andare a vedere la Madonna di Loreto.
Ero entusiasta di fare una bella gita, ma purtroppo quella fu una grossa bugia! Me ne accorsi solamente dopo molte ore. Da Maiorati Spontini (AN), mio paese natio, prendemmo l’autobus per andare alla stazione ferroviaria di Montecarotto Castelbellino e da qui in treno fino alla stazione di Loreto. Durante tutto il viaggio, la mamma non mi disse mai che mi stava conducendo in collegio.
Arrivammo in autobus all’istituto “Francesco Baracca” verso le dieci. Ci ricevettero delle suore che gentilmente mi condussero da solo a visitare tutto l’istituto. Verso mezzogiorno mi portarono a mensa, dove pranzai insieme a tutti gli altri bambini. Chiesi della mamma, e subito mi dissero che era rimasta in parlatorio.
Altra pietosa bugia !! Era andata invece nel locale guardaroba a consegnare i miei indumenti sui quali cucirono il mio codice di identificazione. Corsi in parlatorio, ma con grande sorpresa non trovai più la mia mamma.
A quel punto, disperato, scappai di corsa lungo il viale che conduceva all’uscita. Dietro di me alcune suore che urlavano e mi rincorrevano per fermarmi. Sembrava una farsa !!! … E invece era tutto vero. Fui bloccato al cancello d’ingresso da un uomo, che ancora oggi non ricordo se fosse un civile o un militare, e riportato all’interno dell’istituto.
Da quel giorno passarono nove anni di collegio di cui tre trascorsi al “Baracca”, due al “Maddalena” a Firenze e quattro all’istituto “Patrono d’Italia” a Santa Maria degli Angeli di Assisi.
La mamma è ancora viva, ha novantatre anni ed ancora oggi, ogni tanto … ricordiamo insieme quegli avvenimenti !!